Quando una casa per due accoglie un cucciolo a quattro zampe, il soggiorno sembra più luminoso.
Sara e Matteo sono appena rientrati a casa: richiudono la porta dietro di loro, curandosi che non faccia rumore. Non vogliono spaventare l’animaletto rannicchiato in una piccola gabbietta di plastica rossa che Matteo tiene in braccio. Senza nemmeno levarsi la giacca, i due poggiano la gabbietta in mezzo al soggiorno luminoso. Sara allenta la porticina della gabbia, la apre, e subito si allontana, quasi in punta di piedi per fare ancora meno rumore.
Pochi secondi dopo, ecco spuntare un muso rosa con un paio di baffoni bianchi. Una testina rossa emerge dalla gabbietta foderata di vecchi giornali: un gatto color rame si guarda intorno, curioso più che spaventato, studiando l’ampio soggiorno, invaso dalla luce del sole che trabocca dalle altissime finestre.
Matteo e Sara si stringono l’uno all’altro per un momento, felici. Hanno aspettato tanto questo momento: condividere la propria casa con un cucciolo, che ormai si sporge dal trasportino per metà. Annusa l’aria, carica di profumi, delle candele alla lavanda preferite da Sara. In pochi secondi il gattino prende coraggio e inizia ad esplorare il nuovo mondo, la sua nuova casa. A passi lenti ma sicuri, si avvicina al tavolo di cristallo. Gli gira intorno, tenendo i grandi occhi color nocciola spalancati davanti a quelle nuove forme.
Sara e Matteo sono anche appassionati di design e hanno arredato la loro casa con estrema cura, nei minimi dettagli, per renderla davvero personale. Al muro ci sono innumerevoli cornici di misure diverse con le foto dei loro viaggi. Presto ne aggiungeranno altre del nuovo arrivato.
Ci tenevano tanto che il nuovo ospite potesse trovarsi sin da subito a proprio agio, così il giorno prima dell’arrivo del cucciolo, presi dall’entusiasmo, hanno trascorso almeno due ore al negozio di animali. Ora nel salotto hanno anche: una cuccia rotonda di soffice pelliccia finta, un tira-graffi bianco e blu e tanti pupazzi. Troppi, secondo Matteo, ma solo secondo lui.
Intanto il gattino sembra apprezzare di gusto le scelte di design dei suoi padroni. Dopo essere saltato gioiosamente dal divano color panna al tavolo in cristallo, ora si allunga verso l’alto, tentando di raggiungere le due lampade gemelle, una bianca e una nera, sospese poco sopra. Sembra un gioco davvero divertente.
Prevedendo il pasticcio imminente, Sara corre verso di lui e prende il gatto in braccio, mormorando un “No, no, micetto…”, e mollandogli due baci sonori sulla pelliccia del collo color caffellatte su cui lascia un segno di rossetto. La giornata passa così, in fretta, con i due completamente incantati da un esserino peloso capitato per caso nella loro vita, ma che ha già tutta la loro l’attenzione.
Al calar della sera, quando le finestre si asciugano dalla luce del sole, le lampade della casa si accendono ed emanano calde vibrazioni che rendono il nido di Matteo e Sara ancora più intimo.
È stata una giornata piena di emozioni e i due si assopiscono sul divano, lasciando che un vecchio film in seconda serata li culli. Il gattino, invece, si è arrotolato su una delle sedie imbottite del salotto, nonostante la cuccia nuova lo aspetti in un angolo. Così rannicchiato, la coda rossa – striata di marrone quasi da sembrare un serpente – gli arriva quasi a coprire gli occhi.
Sara e Matteo hanno di deciso di chiamarlo Vincent, come Vincent Van Gogh, il novecentesco pittore visionario dai capelli rossi, i cui girasoli stanno appesi al muro in fondo alla stanza. Da oggi la casa dei due è un po’ più piena d’amore e di colore.